

05 Novembre
Redazione
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L’interrogativo, allo stato attuale dei fatti, è d’obbligo.
A prescindere da ogni considerazione relativa all’abnormità della situazione venutasi a creare a seguito della declaratoria di illegittimità costituzionale, per eccesso di delega legislativa, operata da parte della Corte costituzionale, occorre rilevare come un primo tentativo di ripristino del regime di obbligatorietà della mediazione abbia già preso le mosse attraverso la presentazione di ben tre emendamenti al disegno di legge di stabilità, attualmente al vaglio preliminare della Camera (il procedimento approderà in Assemblea martedì 13 novembre, per poi passare al Senato).
In primo luogo, l’emendamento AC5534-bis, presentato dagli onorevoli Sabatino Aracu e Carmelo Briguglio, che mira a sanare l’eccesso di delega reintroducendo sic et simpliciter la norma dichiarata anticostituzionale per eccesso di delega; inoltre, l’emendamento di cui è primo firmatario l’onorevole Roberto Occhiuto, con l’appoggio dei deputati Amedeo Ciccanti e Marco Calgaro, nel quale si propone non solo il ripristino del tentativo obbligatorio di mediazione, ma anche e soprattutto la sua estensione a tutte le controversie in materia di diritti disponibili e l’aumento, in misura del doppio, delle sanzioni previste per l’ipotesi di assenza, senza giustificato motivo, della parte chiamata in mediazione.
Infine, allo stato, l’emendamento di cui risulta promotore l’onorevole Stefano De Lillo, per mezzo del quale si intende proporre un periodo di ”sperimentazione” della mediazione a carattere obbligatorio, fino al 31 dicembre 2017, con la novità, però, rappresentata dall’assistenza degli avvocati delle parti nell’ipotesi di formulazione di una proposta conciliativa da parte del mediatore.
Come è agevole rilevare, i sostenitori del sistema di mediazione obbligatoria introdotto dal D.lgs n. 28/2010, venuto poi meno in virtù della pronuncia della Consulta, non hanno fatto attendere più di tanto una prevedibile reazione.
Iniziative di carattere istituzionale che rappresentano, dunque, il fondamentale riscontro di quanto, in attesa di ulteriori sviluppi, già da diversi giorni va promanando dal mondo degli operatori della mediazione. In particolare, va ricordato che il III Forum Nazionale degli Organismi di Mediazione ha indetto a Roma, per lunedì 12 novembre 2012, una giornata di mobilitazione nazionale di tutti gli Organismi di Mediazione e dei mediatori civili.
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